Tab Article
Non c'è, nell'Abruzzo aquilano, città, paese o piccolo borgo che non conservi nelle proprie chiese una testimonianza pittorica dello splendido passato medievale che ha segnato la storia del territorio. Si tratta di un multiforme "patrimonio diffuso" - sopravvissuto al passare dei secoli - di cui mancava una ricognizione dettagliata capace di ricostruire per quanto possibile un quadro storico completo, e di restituire il senso della molteplicità di apporti figurativi che lo caratterizza. Se dai primi secoli dell'era cristiana sino agli inizi dell'età romanica si può percepire solo per episodi sparsi l'articolazione della produzione pittorica locale, a partire dai primi decenni dell'XI secolo e fino agli inizi del Quattrocento, l'orizzonte di ricerca si amplia, e abbraccia complessi di straordinario interesse come gli affreschi di San Pietro ad Oratorium presso Capestrano, di San Pellegrino a Bominaco, di Santa Maria ad Cryptas a Fossa, di San Francesco a Castelvecchio Subequo, di San Silvestro all'Aquila e della Badia Morronese a Sulmona.