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La collezione di Gianfranco Bellora - acquisita al Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto grazie alla generosità di Anna Spagna Bellora - si è formata tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni novanta, grazie alla sua attività di promotore culturale a Milano nello Studio Santandrea (1968-1981), e nel Centro Culturale Bellora (1986-1991): due gallerie di riferimento nel panorama dell'avanguardia milanese delle quali è qui ricostruita la storia espositiva. Gli interessi culturali di Bellora, indirizzati soprattutto alla ricerca verbovisuale, si riflettono sulla collezione dove sono presenti artisti come Vincenzo Accame, Alessandro Algardi, Alain Arias-Misson, Paolo Baratella, Mirella Bentivoglio, Gianni Bertini, Ugo Carrega, Henri Chopin, Herman Damen, Paul De Vree, Bruno Di Bello, Agostino Ferrai, Riccardo Guarnieri, Emilio Isgrò, Arrigo Lora-Totino, Elio Marchegiani, Lucia Marcucci, Elio e Umberto Mariani, Eugenio Miccini, Magdalo Mussio, Luciano Ori, Lamberto Pignotti, Sarenco, Giangiacomo Spadari, Adriano Spatola, Franco Vaccari, Bernard Venet, William Xerra.