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La collezione dei pittori italiani del tardo Cinquecento e d'inizio Seicento, conservata presso il Palais des Beaux-Arts di Lille, è di grande interesse: il farsi della raccolta segue, infatti, le vicende della costituzione dei musei francesi, dal decentramento napoleonico, alle politiche di acquisizione dei beni messe in atto da illustri direttori quali Edouard Reynart. In questo modo le copie, desunte da originali di autori affermati e volute per le collezioni reali da Luigi XIV, o lo splendido bozzetto del Veronese raffigurante Il parad mettono in luce la particolare attenzione riservata a questa istituzione cultu I Tintoretto, i Sustris, i Bassano e le altre opere conservate, principalmente di ambito veneto e di alta qualità artistica, con la loro presenza evidenziano la temperie del complesso e variegato ambiente lagunare aperto alle svariate influenze italiane e nordiche dell'epoca. Grazie all'impulso economico determi da una borghesia ricca e culturalmente avanzata, Venezia divenne così prezioso crogiolo all'interno del quale fu superato l'impasse del manierismo toscano. La collezione del Palais des Beaux-Arts di Lille, articolata e ben costruita, per così al fruitore di immergersi in questa realtà consentendogli, al tempo stess di affacciarsi su altre esperienze, quali quella romana e napoletana, e di ave in tal modo una visione complessiva del fenomeno artistico italiano a cavallo i due secoli.