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Questo libro si fonda su un principio, sostenuto dai più grandi protagonisti del design: il miglior progetto non è necessariamente quello che passa dall'ufficio brevetti, che nasce negli studi di architettura e di design e che si fa davanti al computer nelle grandi aziende, ma anzi è, spesso, quello che nasce nella semplicità della vita di tutti i giorni e che vive delle geniali intuizioni della "gente comune", di progettisti anonimi cui, non a caso, Bruno Munari aveva dedicato il "Compasso d'Oro a ignoti". Partendo da questo principio, Daniele Pario Perra ci offre, in queste pagine, il frutto di una vasta ricognizione compiuta tra il nord Europa e il sud del Mediterraneo, attraverso la quale ha documentato migliaia di esempi di creatività spontanea: un ri-uso, o meglio, un uso mutato, illuminato e illuminante non solo di oggetti ma anche di azioni e di pratiche progettuali in grado di modificare l.uso del territorio, che rilevano consuetudini non convenzionali e grande immaginazione. Le idee presentate, figlie di autori che non conosciamo, sono classificate secondo diversi piani di lettura, che offrono uno spunto di riflessione sulla pratica del recupero e dell'interpretazione dello scarto, ma che soprattutto compongono, nel loro insieme, un quadro di grande interesse sotto il profilo sociologico, urbanistico ed etnografico contemporaneo.