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Il volume è dedicato all'Arte Povera, movimento artistico italiano riconosciuto come uno dei più importanti nelle avanguardie del XX secolo, che viene indagato attraverso le opere dei suoi protagonisti provenienti dalle collezioni del MART di Trento e Rovereto. Il termine definisce la tendenza di alcuni artisti italiani, ma anche stranieri, ad ampliare il campo dei linguaggi espressivi adottando materiali inconsueti, "non artistici" bensì "poveri". Materiali che possono essere naturali e organici legno, pietra, terra o di produzione industriale stracci, plastica, neon assunti nella loro forma primaria e immediata, e attraverso i quali riscoprire i valori primari dell'uomo, come il senso della natura, dell'energia, della storia o il rapporto tra il soggetto e la realtà. Fra gli esponenti di questo eterogeneo movimento, presenti in mostra, si ricordano Jannis Kounellis, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, e ancora Gilberto Zorio, Giuseppe Penone e Giovanni Anselmo. Il catalogo accoglie i testi di Gabriella Belli e Giorgio Verzotti, un'intervista di Anna Bernardini a Giuseppe Panza, ed è completato da apparati biobibliografici.