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Una mostra al CAMeC della Spezia rende omaggio alla pittura di Enrico Paulucci, nel decennale della sua scomparsa. Per metà ligure e per metà piemontese. Paulucci torna nella regione natia, dove soggiornò lungamente nei periodi estivi a Rapallo, con una monografica che comprende tutto l'arco del suo lungo percorso che, con significativa presenza, ha abbracciato l'intero secolo scorso (1901-1999). Del Novecento Paulucci è stato in Italia una delle menti aperte alle esperienze oltre confine, soprattutto a quelle francesi, che, con i postimpressionisti, i Fauves, Les Italiens de Paris, affermavano le libertà dei linguaggi espressivi, contro ogni ritorno all'ordine e al passato. Oltre cento lavori documentano la versatile creatività dell'artista, dalle importanti opere del periodo dei Sei di Torino ai paesaggi antiretorici dei paesi rivieraschi e delle Langhe, dai bozzetti per scenografie teatrali e cinematografiche ai famosi guazzi dedicati alle impressioni del suo amato mar Ligure.