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"Prints sta per impronte, orme, tracce o stampe. Light sta per luce, ma anche per leggero, delicato e rarefatto. Alcune traduzioni possibili del termine che compare nel titolo di questo volume sono quindi impronte di luce, orme di luce ma, anche tracce delicate, stampe rarefatte." Queste molteplici letture ben si adattano a introdurre il lavoro del fotografo Fernando Zaccaria. Gli effetti cromatici e i contorni traslucidi catturati dalle fotografie propongono stimoli percettivi ben lontani da quelli che normalmente si percepiscono nella dimensione del quotidiano e che, grazie al loro essere sfocati, assumono connotazioni di verità empirica e trascendentale. Le immagini luminose e brulicanti di vita di Zaccaria tutte realizzate in presa diretta senza effetti digitali né filtri o doppi scatti portano consapevolmente lontano dalle Torri Gemelle o dagli spazi vuoti e grigi di Ground Zero, verso quel particolarissimo Melting pot che caratterizza la città di New York. Il volume accoglie un saggio del filosofo Markus Ophälders e apparati biobibliografici.