Tab Article
Luigi Toccacieli sviluppa l'indagine sulle tecniche incisorie in relazione alle modalità strutturali-compositive dell'opera d'arte. Avendo scelto la più celebrata delle opere incisorie, "Melencolia I" di Albrecht Dürer, ci dimostra anzitutto come gli apporti dei più autorevoli studiosi possono trarre sostegno, e quindi maggior validità, dalle indagini che attualmente si conducono nell'ambito della percezione visiva e in particolare dall'analisi dell'osservazione in atteggiamento estetico, secondo i presupposti teorici e metodologici della Scuola Operativa Italiana a cui Toccacieli si ricollega costantemente. Giova tenere presente che l'analisi strutturale-compositiva della Melencolia I intende introdurre anzitutto un criterio operativo di lettura dell'opera d'arte, in cui non ci si prefigge di trovare una struttura intrinseca dell'opera stessa, ma soprattutto di rendersi conto di come ogni articolazione compositiva dipenda da un'"osservazione in atteggiamento estetico". Ciò comporta molteplici alternative compositive in cui viene articolata l'opera stessa in dipendenza dei percorsi dello sguardo e dei rapporti di compresenza su cui si basa la fruizione ritmico-compositiva.