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Una mostra, promossa da Italian Factory, presenta al pubblico il nuovo ciclo pittorico di Andrea Zucchi (Milano, 1964) che, ispirato a una sorta di "metafisica dell'esotismo" legata alle ricerche di De Chirico, abbina in un unico contesto realtà umane e geografiche tra loro distanti: ecco dunque una tribù etiope all'interno della biblioteca del Collegio Clementino a Praga, un'afgana in burqa di fronte al Guggenheim di Bilbao, un guerriero della Nuova Guinea mentre si staglia contro la Swiss Re Tower di Londra, o rinoceronti che vagano nella piazza del Ministero della Difesa a Brasilia. Attreverso un linguaggio formale di matrice classica, Zucchi affronta questioni contemporanee quali l'appropriazione e lo straniamento, prefigurando scenari che non si adeguano alla globalità uniformante del mondo moderno. Il catalogo accoglie i testi critici di Luca Beatrice e Arganò Brigante, e un'intervista di Chiara Canali.