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Giuseppe 'Pinot" Gallizio (Alba, 1902-1964), protagonista della ricerca artistica europea tra gli anni cinquanta e sessanta, è al centro di una rassegna in programma ad Alba da gennaio ad aprile 2007, curata da Andrea Busto. Un'occasione non solo per avvicinarsi alla produzione di questo poliedrico artista - che fu chimico-farmacista, erborista, e appassionato di ricerche archeologiche, geologiche ed etnografiche, - ma anche per rivivere lo straordinario momento storico in si trovò a operare. All'Italia del dopoguerra e del miracolo economico sono infatti dedicate diverse sezioni della mostra, riproposte nel volume, che indagano i tratti più significativi del costume e della società del periodo. Le arti figurative innanzitutto, in cui l'opera di Pinot Gallizio è presentata nel più ampio contesto delle ricerche internazionali (dalla pittura materica a quella industriale, fino all'informale), ma anche la nascita del design italiano, che diventa immediatamente fonte di ispirazione e imitazione, il fenomeno della moda, il dibattito sull'architettura, e, non ultimo, il cinema. Un'attenzione particolare è riservata ad Alba, città che conobbe, anche grazie alla presenza di Gallizio, un'intensa e fertile stagione di attività imprenditoriali e culturali: da ricordare la nascita del Laboratorio Sperimentale del Movimento Internazionale, fondato dall'artista insieme al danese Asger Jorn e Piero Simondo, in cui convergono artisti provenienti da tutta Europa.