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Silvestro Lega, insieme a Giovanni Fattori e Telemaco Signorini, è stato l'indiscutibile protagonista di quella fondamentale esperienza della pittura italiana dell'Ottocento che ha riunito, sotto il nome di Macchiaioli, artisti di varia provenienza, che trovarono nella campagna intorno a firenze l'ambiente più adatto per sperimentare un modo rivoluzionario di rappresentare la realtà. Rispetto a Fattori e a Signorini, Silvestro Lega si è distinto per un temperamento particolare e soprattutto per un'intransigente fedeltà agli ideali artistici e politici, alimentati dal clima risorgimentale, che hanno contraddistinto il gruppo sin dalle origini. Accanto ai capolavori più celebrati dell'artista, il catalogo propone un'attentissima selezione di opere meno note o del tutto inedite, riunite per l'evento grazie all'organico lavoro di preparazione coordinato da Antonio Paolucci, Fernando Mazzocca e Giuliano Matteucci. In dialogo con i dipinti di Lega, che rappresentano l'anima discreta, intima e poetica della pittura macchiaiola, sono presentate opere di Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, e di altri artisti, in una rassegna che conta oltre novanta capolavori. Del tutto originale il raffronto presentato in mostra e ampiamente documentato nel volume, tra i Macchiaioli, e Lega in particolare, e la pittura italiana del Quattrocento, rappresentata in particolare da Ghirlandaio e Piero della Francesca, con cui il pittore, in piena maturità artistica, seppe ripetutamente confrontarsi.