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La criticità della situazione rappresentata dalla pandemia ha messo a dura prova il settore vitivinicolo, che tuttavia ha una forte volontà di ripresa. La nuova edizione della guida del Touring si fa interprete di questo momento difficile e della necessità di iniziative serie, volte a promuovere il bello e il buono dello Stivale. Ogni grande crisi è sempre stata l'anticamera di un nuovo rinascimento che ha sprigionato una potente forza vitale. La vigna sembra quest'anno dare stimolo alla voglia di reazione, offrendo alla sensibilità dei vignaioli la possibilità di interpretare al meglio la capacità evolutiva ed espressiva di territori inimitabili. Suddivisa in 21 capitoli regionali, la guida conduce gli appassionati alla scoperta dei mille vini, delle mille cantine, dei mille mondi della tradizione autoctona. La guida Vinibuoni d'Italia ha fatto della tipicità la sua parola chiave; essendo dedicata esclusivamente ai vini da vitigni autoctoni, questi riflettono il vitigno e il ruolo del terroir, inteso non solo come espressione pedoclimatica di un'area, ma anche come tradizione enologica e come impegno dell'uomo nell'ambito della cultura e delle tradizioni locali. Partendo proprio da quest'ultimo presupposto, una nuova sezione si aggiunge in guida alle altre rubriche ormai consolidate. Vini buoni d'Italia con l'edizione 2021 propone la riscoperta di vitigni e vini con un inserto che accompagna alla conoscenza dei dolci naturali, dei vini dolci a vendemmia tardiva, dei vini passiti, dei vini muffati e dei vini dolci fortificati, interpretando il loro momento di consumo attraverso una sorprendente eterogeneità di abbinamenti.