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"Quanta curiosità di conoscere, di sapere tutto; libri e gente, clima, strade, vini, accenti, persino formaggi, ecco, e gamberi", scriveva Bodini nel febbraio del 1947 manifestando il proprio entusiasmo per un paese, la Spagna, che aveva a lungo vagheggiato e nel quale ormai soggiornava da qualche mese. È proprio questo fondersi di vita e letteratura ciò che questo libro ricostruisce analizzando le diverse opere di Bodini, lettore, poeta e critico, ma anche gli incontri e la scoperta di una cultura affascinante e diversa. La nota ispanista Laura Dolfi ne offre un ritratto sfaccettato ed esaustivo che ripercorre l'attività bodiniana di traduttore e interprete della poesia e della narrativa classica e contemporanea spagnola. Cervantes, Góngora, Quevedo ma anche Salinas, García Lorca, Aleixandre, Alberti, Larrea, Neruda sono solo alcuni dei nomi che s'intrecciano in queste pagine insieme alle lettere di un carteggio (quello con Larrea), alla storia delle traduzioni e delle antologie, dei saggi giovanili e di quelli della maturità, e ai paesaggi, alle città, alle amicizie.