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Sara, Pirina e Ljuba: tre sorelle, tre storie singolari in un villaggio ai confini della Bulgaria. Sara è la ragazza più bella di Staro Selo, gli uomini per lei farebbero qualunque cosa e uno di loro, un giorno, decide di costruire una chiesa in suo onore. Pirina ama cantare, soprattutto quando si sente sola e disperata: le sue sono canzoni senza parole e con molta tristezza. Ljuba, invece, non fa che leggere libri polverosi: non parla con la gente, ma solo con quella carta ingiallita. C'è un fascino senza tempo nelle vite di queste giovani donne alle prese con amori fallaci, violenza e desiderio di riscatto. Dopo il successo mondiale di Sinfonia, in questo nuovo romanzo Zdravka Evtimova racconta un mondo di miseria e oppressione, in cui però sopravvive la magia delle storie: nei libri di Ljuba e nel suo grembiule azzurro come il riflesso della luna sull'acqua, nei draghi che abitano le canzoni di Pirina e nelle formiche che David osserva muoversi in direzione della Spagna c'è la bellezza di chi non smette di sognare un mondo diverso da quello in cui vive.