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"Le fiabe russe di Medvedev, più primitive e primigenie rispetto a quelle di Afanasjev, prive di dimensioni magiche e soprannaturali, possiedono una straordinaria semplicità e immediatezza. Elementi tradizionali e segmenti di altri patrimoni favolistici si mischiano a originali ritmi narrativi e soprattutto all'intenzione di presentare la vicenda così com'è nella versione popolare, che non prevede moralismi di alcuna sorta: la fiaba riprende così la sua finalità precipua, quella di essere un racconto semplice e piacevole, naif e simbolico, infantile e saggio, ambiguo e complesso che non mira a redimerci e a purificarci, ma a procurarci un momento di piacere e di distensione, oltre che di conoscenza di altre culture, di altri popoli, di altre voci del mondo." (Dall'Introduzione di Daniele Giancane)