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Con "Finché la notte non ci separi" Sergio D'Amaro consegna ai lettori un romanzo giocato su diversi piani spazio-temporali: i personaggi si muovono e agiscono in epoche storiche diverse e spesso lontane, come il periodo della caduta dell'Impero romano e della Seconda guerra mondiale, con particolare riferimento all'occupazione tedesca della Capitale. Il protagonista, Soave Amanuense, dopo aver compiuto un lungo cammino medievale attraverso le vie dei pellegrinaggi religiosi incontra alle porte di Roma, assediata dai Barbari/Gotici dalla croce uncinata, l'autore del manoscritto di cui stava stilando una copia. La sua destinazione sarà infine la Domus Mechanica, dove lavorerà in una grande industria avveniristica, facilmente identificabile con la Olivetti degli anni Cinquanta-Sessanta, luogo in cui si intrecciano arte e tecnologia, passato e presente, in un continuum inestricabile.