Tab Article
Una strada animata dal vociare di giocolieri, prostitute, clown. Un'umanità potente e anarchica, colta nel passaggio dal secondo dopoguerra agli anni del miracolo economico, come sospesa in un tempo onirico, straniante, eppure a noi familiare. Donne e uomini violenti, crudi, talora dolcissimi, che già annunciano - e ingenuamente denunciano - l'arrivo ormai imminente dell'omologazione. Tratto dalla sceneggiatura dell'omonimo film di Federico Fellini, cui collaborò anche Ennio Flaiano, La strada si colloca al crepuscolo del Neorealismo e ritrae personaggi-metafora di raro e commovente nitore introspettivo.