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Dopo aver affrontato il tema della concentrazione con "Deep Work" e quello del "digital detox" con "Minimalismo digitale", Newport, in "Un mondo senza email" ripensa l'organizzazione del lavoro. Oggi chi lavora, specialmente i "lavoratori della conoscenza", ha a disposizione risorse tecnologiche all'avanguardia che dovrebbero consentire di realizzare cose incredibili. Ma la realtà è un po' diversa: abbiamo interiorizzato processi e strutture organizzative inefficienti che vanificano quei vantaggi e promuovono una cultura a lungo termine deleteria. Basta pensare all'invenzione dell'email: comunicare con chiunque, a qualsiasi distanza, all'istante sembrava una specie di magia agli albori dell'era di Internet, eppure oggi il flusso di comunicazioni è diventato talmente massiccio e incontrollabile da costituire un intralcio per le attività principali. Il modo in cui lavoriamo non funziona più. In "Un mondo senza email" Cal Newport delinea un nuovo approccio e processi più strutturati per cambiare radicalmente ambienti e pratiche di lavoro. Per riconquistare il controllo del nostro tempo, della nostra capacità di concentrazione e alleviandoci da quella sensazione di esaurimento e mancanza di controllo che troppo spesso pervade le nostre giornate.