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'Nel panorama della narrativa modernista inglese, l'interesse di Virginia Woolf per la componente interiore, astratta e impalpabile dell'esistenza emerge con evidenza: traspare all'interno dei suoi romanzi ed è dichiarato apertamente nei saggi, nei diari e nelle lettere dell'autrice. All'interno della sua prosa, spesso definita "prosa lirica" per la sua ricchezza e densità a livello retorico, ritmico, sonoro, Woolf accoglie la sfida di comprendere e rappresentare attraverso il medium linguistico la mente ed il suo funzionamento, la sua natura elusiva e complessa. Questo studio approfondisce l'uso peculiare, da parte dell'autrice, del linguaggio metaforico e, in parte, delle similitudini, all'interno di due romanzi centrali nella sua produzione: Mrs Dalloway (1925) e (...)'.