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'Sullo sfondo della nascita delle scienze naturali e del moltiplicarsi di opere, spesso magnificamente illustrate, sugli animali e le piante, anche del Nuovo Mondo, nel secolo in cui i principi facevano follie per procurarsi un corno di unicorno da esibire nei loro gabinetti di curiosità e mirabilia, il Discorso di Andrea Bacci trae occasione dalle discussioni sorte in casa Medici intorno a una tazza di corno di unicorno giunta in dono a Cosimo I dall'Oriente. Botanico illustre, idrologo di fama (celebre è il trattato sul Tevere), filosofo, medico, specialista di terme e di litoterapia, ma anche di vini, su cui scrisse un'opera fondamentale, Andrea Bacci è una figura di alto livello nella storia della scienza del '500. Il suo Discorso dell'alicorno (uscito nel 1573, ristampato nel 1582 e nel 1587 e tradotto in latino nel 1598), nasce in realtà come risposta polemica a quello Contra la falsa opinione dell'alicorno di Andrea Marini del 1566. Citatissima e molto saccheggiata fino al Settecento, scritta negli anni dell'allestimento dello Studiolo, l'opera del Bracci è emblematica dei vivaci interessi di Francesco I de' Medici per le scienze naturali."