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Fine anni '60. Con l'avvento al potere di Suharto, in Indonesia si instaura il famigerato Orde Baru, il Nuovo Ordine, e i partiti di opposizione vengono messi al bando. I membri del KPI, il partito comunista indonesiano, vengono imprigionati o eliminati. Nei loro confronti nasce una campagna d'odio che sfocia in un'immane carneficina. In questo clima teso Paolo Ferrante, al comando del rimorchiatore Mer de Provence, fa la spola tra Singapore e le isole indonesiane, risalendo fiumi impetuosi circondati da fitta vegetazione tropicale per rifornire di gasolio e macchinari le segherie e le stazioni di trivellazione. Fino al giorno in cui l'armatrice, Veronica Cowen, riceve una richiesta d'aiuto da un vecchio compagno di bordo, il macchinista Lim Sui. Lim e sua figlia, scampati alla persecuzione, sono nascosti nella foresta sul fiume Indraghiri insieme ad altri fuggiaschi in attesa del momento giusto per tentare l'espatrio. In una foresta pluviale tartassata dalle piogge monsoniche, insalubre e insidiosa, il Mer de Provence dovrà muoversi rapido e silenzioso tra i detriti trascinati dalla corrente assieme alle carcasse di uomini e animali. I pericoli, però, non derivano soltanto dalla natura inclemente e dai miliziani di Suharto, ma anche da chi, a Singapore, tira le fila della trama.