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Forse l'inizio del ventunesimo secolo, in cui il capitalismo appare altrettanto trionfante e saldamente radicato come negli anni sessanta dell'Ottocento, è il momento giusto per tornare alla visione storica e analitica di Marx della sua inevitabile provvisorietà. "Il capitale", summa di un pensiero profondamente innovativo, gigantesca costruzione in cui si fondono analisi economica, concezione filosofica e visione storiografica, è stato però conosciuto più attraverso la mediazione di compendi e commenti talvolta infedeli e semplificatori che non attraverso il contatto diretto con le pagine di Marx. Questa edizione, che sfronda il primo libro del Capitale di alcuni dei passaggi maggiormente legati alle vicende della sua epoca o al dibattito specialistico, mette in rilievo i tratti essenziali della prima analisi sistematica della società moderna.