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Lo stalinismo, il terribile 1956, la crisi ungherese, il socialismo, il comunismo: Giuseppe Tamburrano, allora giovanissimo militante socialista, scrive al grande filosofo esponendogli i suoi punti di vista e, con grande sorpresa, ne riceve una lunga e argomentata lettera di risposta. Inizia così una straordinaria corrispondenza sui grandi temi del mondo e dell'Italia, destinata a prolungarsi fino ai giorni di tangentopoli e poi di Berlusconi.