Tab Article
"Il mondo vive le doglie di un nuovo ciclo di cui è impossibile prevedere gli assetti di civiltà e di potere. Proprio gli assetti di civiltà, di potere tra le classi, di produzione e di distribuzione della ricchezza, di qualità (di sostenibilità sociale ed ecologica), dell'organizzazione economica e sociale, di accesso ai diritti costituiscono infatti la linea di clivage che separa un'uscita dalla crisi in una direzione piuttosto che in un'altra, il clivage tra destra e sinistra. Quel che è certo è che si è concluso il secondo ciclo lungo prodottosi nella storia apertasi con la vittoria contro il nazifascismo, un ciclo durato dall'8O ai nostri giorni.[..]I moti di opposizione, pur anche capaci di ottenere risultati parziali, non possono riuscire a determinare le basi per un'uscita dal ciclo lungo della grande controriforma. Tuttavia la soluzione non può trovarsi nella ricostruzione del classico rapporto tra politica e società, tra partiti e movimento. Una storia è finita. Bisognerebbe provare ora a far vivere e a costruire una costellazione di esperienze critiche da cui possono nascere i materiali di una nuova sinistra europea. Ma bisogna prendere atto fino in fondo, della irreversibilità della crisi di questa sinistra, per come l'abbiamo conosciuta e vissuta. Se la crisi del capitalismo finanziario globalizzato non gli ha restituito parola e protagonismo, se la nascita di moti sociali indipendentisti non l'hanno rianimata vuoi dire che la ragione della crisi è di fondo." (F. Bertinotti)