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"In Italia, a Roma, c'è il Vaticano, c'e il papa: lo Stato liberale ha dovuto trovare un sistema di equilibrio con la potenza spirituale della Chiesa: lo Stato operaio dovrà anch'esso trovare un sistema di equilibrio." In queste brevi battute, risalenti al 1920, c'è tutto il nocciolo politico della ricerca di Antonio Gramsci sul Vaticano e la Chiesa in Italia. La consapevolezza della enorme funzione avuta dal papato nella storia del nostro paese, dell'influenza della religione cattolica sulle masse contadine e popolari convincono il futuro segretario del partito comunista che il movimento operaio deve comprendere la realtà della Chiesa e stabilire un costruttivo rapporto con essa.