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Nel 1550, a tredici anni, Claudia Rangone, "dagli occhi neri e splendenti, dalle gambe e dai fianchi elegantemente modellati", va sposa per procura al principe di Correggio. La sua mente, educata alla critica e alla libertà nella città di Modena, allora aperta ai fermenti della riforma d'oltr'Alpe, soffoca in quella piccola corte, gretta e meschina. E allora la "signora ribelle" tenta di vivere, di amare e di cambiare i costumi di sopraffazione e di violenza delle classi dirigenti dell'epoca e condanna quella "maledetta usanza di far guerra". Si ribella agli intrighi dei potenti e conquista un suo spazio di libertà e di amore. Tra fantasia e documenti del tempo, la vita di Claudia diventa il frammento di una storia politica.