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All'inizio degli anni Cinquanta Edgardo Sogno fondò e diresse un movimento semiclandestino e paramilitare che aveva lo scopo di svolgere attività di guerra psicologica contro le sinistre. Il suo nome era Pace e Libertà, e godette a lungo del patrocinio del governo italiano, prima di cedere il passo a nuove organizzazioni, come Gladio. Avvalendosi della documentazione sequestrata dalla magistratura presso il ministero dell'Interno, Flamini ricostruisce le vicende di Pace e Libertà nel contesto dell'intricata rete di gruppi più o meno segreti costituiti in Italia dal dopoguerra in poi con l'intento di proteggere il paese dall'avvento delle sinistre.