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Un "quasi" dirigente d'azienda, si trova disoccupato. Crolla quel mondo nel quale aveva creduto. Senza più lavoro e famiglia, abbandonato dai figli, vive alla giornata, quasi da barbone ma riscopre inconsciamente una vita fatta di semplicità, emozioni, crude disillusioni, accettazione degli istinti. Ma, infondo, a che cosa è stato costretto a rinunciare? Alle cose "indispensabili" da sempre fissate dalla società attuale: spensierata giovinezza, sprechi, guadagni, matrimonio, figli, pensione, nipotini, fuga dal dolore e dalla morte. Potrebbe tuttavia esserci un percorso inverso: dalle cose che sono altri a definire importanti a quelle che invece noi stessi costruiamo con la nostra intelligenza e sensibilità. Libero, il protagonista, riprogetta la sua esistenza e il suo approdo ai valori dell'amicizia e dell'ambiente sono i soli orizzonti dai quali si sente fortemente attratto. Si avvicinerà a quell'approdo, con Francesca e Giacomo, attraverso un lungo cammino iniziato per strade assai diverse tra loro che però tutte convergono, per l'unanime sentire dei protagonisti, all'unico fine: riprendersi la vita.