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Forse affetti dalla sindrome di Peter Pan, con la scusa di un amore incondizionato per il mare e le sue creature i personaggi di 'Figli di una Shamandura' vivono e lavorano dimenticando la loro età anagrafica, sullo sfondo di un Egitto surreale e inedito e di un Mar Rosso dalla bellezza mozzafiato. Un libro dedicato a quelli che se ne sono andati con una sacca da sub in spalla ad esplorare la propria vera vita in luoghi dove splende sempre il sole, tra gaffe e situazioni assurde, ma con addosso l'innocenza di chi guarda il mondo con occhi che hanno già scartato il conosciuto, la sicurezza e il banale. Il mare e la vita brada come stile irrinunciabile per migliaia d'istruttori e guide subacquee, lungo percorsi spesso funambolici, a volte struggenti, più spesso paradossali, itinerari umani descritti brillantemente in pagine che si fanno leggere in un fiato. Un libro pericoloso. Divenuto un vero cult tra i subacquei e gli amanti del Mar Rosso, "Figli di una... Shamandura" giunge alla sua quarta edizione, edizione interamente curata dall'autore.