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L'Opera è divisa in capitoli che sommariamente ne riassumono il contenuto. L'inizio è un pensiero che in sé racchiude tutto il corso della storia evolutiva dell'Universo, una doverosa riflessione di cui è parte l'essere umano in quanto specie senziente. Da questa riflessione è evidente l'equivalenza tra il Dio di Baruch Spinoza e l'Universo (d'ora in poi trattato in maiuscolo). Nella Presentazione si tenta di inviare un messaggio al lettore di come, partendo da una riflessione di Enrico Fermi ("...allora dove sono tutti quanti?") riferita a non ancora identificate intelligenze extraterrestri, si possa suggerire un messaggio di speranza per l'Umanità. Si parte dimostrando che l'interesse per l'intelligenza extraterrestre sia in realtà radicata nel pensiero umano fin dalle sue origini e che, nei secoli, è stata al centro dell'interesse di molti filosofi e Padri della Scienza, da Metrodoro di Chio fino al cardinale Niccolò Cusano ("Interminati mondi"). L'analisi prosegue nel libro fino a trattare lo stato della ricerca sulle forme di vita extraterrestre e diverse ipotesi sulle possibili civiltà aliene. Il libro è riccamente costellato di note e riferimenti ai lavori scientifici e letterari trattati.