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Nel racconto principale, un anziano generale in pensione, massone ormai in sonno, prende coscienza dell'esistenza dei Paradisi fiscali. Nel suo animo sorge l'idea di recuperare questi denari per contribuire alla diminuzione del deficit statale e dimostrare che la sua parte politica, in quel momento minoritaria, è l'unica in grado di salvare la Nazione dal caos prodotto dalla politica. Raggruppa quindi un piccolo battaglione di reduci, pensionati di lungo corso, per dare l'assalto a quello che reputa essere un ideale e significativo obiettivo, la filiale della Cayman Bank di Firenze. Coinvolge nell'impresa, oltre al gruppo di ottuagenari, il nipote dodicenne che fungerà da hacker informatico. La vicenda si svolge su un piano narrativo umoristico, con riferimenti però ad elementi puntuali (Tax Haven Countries) con i quali si intreccia una vicenda di cronaca, è il caso di dirlo, nera, che in parte ispira tutta la storia (il golpe Borghese del 1970), e vuole concedere al lettore un momento di leggerezza senza banalità. Vorrebbe essere anche una rappresentazione di una figura discutibile dal punto di vista politico (il generale in pensione), ma umanamente ammirevole, per sottolineare come le differenze di schieramento spesso portano a trascurare i valori umani, cioè quelli fondanti, rispetto a quelli, nocivi, dell'ideologia. Gli altri quattro brevi racconti seguono il filo di un umorismo che da leggero può divenire surreale, così come spesso sono le vicende umane.