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Il terrorismo è un fenomeno proteiforme e imprevedibile, il cui scopo primo è quello di destabilizzare le istituzioni, neutralizzare le resistenze del potere costituito, minando la percezione di sicurezza della comunità dei pubblici sia a livello nazionale sia internazionale. Esso rappresenta una realtà che accompagna storicamente l'esistenza umana e che riesce a rinnovarsi nelle sue forme e nelle sue azioni: un concetto che rifugge qualsiasi definizione totalizzante, poiché manca un consenso condiviso sulla sua stessa definizione ed essenza. Ma il terrorismo è reso visibile anche grazie a quella comunicazione che ne costituisce il racconto e ne ha caratterizzato i presupposti: un'informazione che, di fatto, lo globalizza, neutralizzando i confini fisici, politici e culturali, ma che soprattutto ridefinisce e costruisce comunità, luoghi e territori nella realtà e nell'immaginario popolare. Il volume analizza l'intreccio tra terrorismo e informazione che, in una simbiosi che si autoalimenta e si sviluppa in un'interazione reciproca, genera nuovi scenari, reali e digitali, e indaga l'essenza stessa del terrorismo, che consiste precisamente nella necessità di far conoscere la propria esistenza, le proprie finalità, gli obiettivi strategico-tattici e la propria ideologia di riferimento.