Tab Article
Attraverso contributi pubblicati in momenti e per scopi differenti, ma riconducibili ad una stessa narrazione, il volume affronta le problematiche degli squilibri interni ed esterni dell'Italia, della sua insufficiente capacità innovativa e realizzativa di sistemi infrastrutturali di rilevanza strategica, sia materiali che immateriali. Queste gravi inadeguatezze, a tutt'oggi in larga parte da superare, la relegano ancora e soprattutto ad una mera dorsale allungata nel Mediterraneo, piuttosto che qualificarsi come un'evoluta piattaforma di funzioni al servizio di due continenti, l'Europa e l'Africa, come sarebbe nella vocazione del suo "sogno unitario" inevitabilmente connesso al "sogno europeo". Le risposte, sempre da dare in un unicum alle "tre questioni", quella meridionale, quella italiana tout court e quella europea, costituiscono le precondizioni per l'effettiva convergenza alle dinamiche di progresso di un'Europa che, peraltro, necessita anch'essa ormai di riallineamenti con i veloci cambiamenti planetari. Il Recovery Plan potrebbe essere, finalmente, l'occasione storica più favorevole, come mai si era determinata prima, per realizzare i necessari processi di cambiamento.