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Nel corso degli ultimi dieci anni si è assistito in tutta Italia alla diffusione di nuovi centri culturali multidisciplinari e ibridi in cui si sperimentano linguaggi e si indaga il contemporaneo fuori dai contesti tradizionali. Questo libro ne racconta il fenomeno. Una pubblicazione che si rivolge a professionisti del settore, a coloro che gestiscono spazi culturali o pianificano interventi sul territorio, a policy maker e amministratori locali, a chi è interessato alle nuove forme della cultura contemporanea e ai processi di innovazione sociale e urbana. I nuovi centri culturali nascono dal recupero e dalla riattivazione di spazi dismessi, parzialmente inutilizzati o rifunzionalizzati. Rigenerano e non riqualificano perché insistono sui contenuti e non sul contenitore per dare nuova linfa non solo agli edifici, ma a intere collettività. Le risorse di cui dispongono non sono solamente gli immobili recuperati, ma le aspirazioni di chi li abita e se ne prende cura, abilitando un processo in cui spazi vuoti di significati vengono trasformati in luoghi densi di relazioni.