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Il volume presenta studi ed esperienze intorno alla relazione tra gioco, educazione e scuola. Come in botanica per l'innesto o la talea, il gioco si pone qui come moltiplicazione vegetativa che si inserisce nei contesti educativi per produrre fiori differenti per profumo e tempi di sboccio e quindi frutti diversi per qualità e sapore, in quanto linguaggio che utilizza canali espressivi e performativi, metodologie attive ed esperienziali, partecipate e coinvolgenti in ambiti educativi, formativi e scolastici. Nel testo le esperienze e metodologie ludiche nascono dalle pratiche di autori che sono educatori, insegnanti, pedagogisti e, al contempo, game designer, giocatori, performer e artisti e sono stati realizzati per la formazione di figure professionali in ambito educativo, formativo e didattico, oppure per destinatari in enti o servizi socio-educativi. In tal senso il gioco diventa innesto dell'educazione perché si pone come campo di esperienza peculiare, capace di donare nuova linfa e nuovo vigore quando gli ambiti sono inariditi o contaminati al punto da sentirne l'esigenza con passione e urgenza.