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Ubertino Landi (Piacenza, 1687 - ivi, 1760), grazie al prestigio della sua formazione, al suo rango sociale, all'esperienza del suo viaggio di formazione in Francia, Olanda e Inghilterra e alle relazioni intrecciate con alcuni protagonisti della cultura italiana ed europea, ebbe un ruolo da protagonista nella cultura di Piacenza, dove fondò nel 1715 la Colonia Trebbiense dell'Arcadia. Noto soprattutto come poeta, avviò dal 1710 con Vallisneri una consistente corrispondenza, nella quale si trovano trattati gli argomenti scientifici, eruditi e letterari al centro delle discussioni del tempo. In tale carteggio emerge un aspetto del profilo intellettuale di Landi sinora poco evidenziato, che ne lega la rilevanza, più che alle esercitazioni poetiche nel teatro arcadico, alla sua attiva presenza nella rete vallisneriana e alla sua militanza a sostegno della nuova scienza e dell'egemonia culturale realizzata dal professore patavino in quegli anni nei settori delle scienze mediche, naturalistiche e della vita.