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La questione di una "nuova monumentalità", individuata da storici e progettisti come Gregor Paulsson e Peter Meyer, nasce e muove i primi passi in Europa prima del secondo conflitto mondiale. Tuttavia è negli Stati Uniti, dove approdano i suoi promotori in cerca di rifugio, che il dibattito si accende veramente. Lo scontro negli anni '40 tra Sigfried Giedion e Lewis Mumford rappresenta l'esito editoriale più evidente oltre che l'apice della discussione. Giedion promuove una "Nuova Monumentalità" (1943) dal carattere multidisciplinare in numerose pubblicazioni e nelle riunioni dei CIAM; Mumford, invece, nega la possibilità di un monumento moderno (1937), sottolineando come la questione stia minando la stessa ideologia modernista, sempre più lontana dal funzionalismo delle sue origini. Il volume presenta una ricerca condotta su fonti in gran parte inedite, utile a far luce su vicende solo parzialmente note la cui portata è riconoscibile in un'intera stagione dell'architettura moderna. Un saggio dedicato a docenti, studenti e ricercatori con un particolare interesse verso la storia e la teoria dell'architettura della prima metà del XX Secolo e i suoi principali protagonisti.