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Quando l'infanzia ha smesso di essere una condizione temporanea della vita, che prelude ad altre fasi e ai ruoli sociali adulti, e ha cominciato a costituire una categoria sociale a sé stante? Solo negli ultimi decenni del Novecento i bambini sono arrivati ad essere considerati attori sociali dotati di un proprio punto di vista, quindi capaci di vivere entro la 'cultura dei pari'. Il sociologo statunitense W. A. Corsaro pubblica in lingua italiana la quinta edizione del manuale di Sociologia dell'infanzia, che contiene gli elementi teorici, metodologici e i risultati empirici di quarant'anni di indagine con bambini e ragazzi di diversi Paesi. Il volume riporta le sue più note argomentazioni sulla 'riproduzione interpretativa', concetto che ribalta il punto di vista sulla socializzazione e sull'infanzia in modo da includere la prospettiva dei bambini stessi. Fornisce ampia letteratura sia americana sia europea sulle strategie di ricerca sociale per interpretare correttamente la condizione infantile. Applica l'analisi alle pratiche culturali dei bambini e per i bambini: dall'uso dei media al linguaggio delle fiabe; dai giochi spontanei al marketing dei giocattoli. L'opera di Corsaro si rivolge a educatori, maestri e studiosi dell'infanzia che vogliano abbracciare uno sguardo critico sul mutare della vita dei bambini in famiglia, nei contesti urbani e nei servizi per l'infanzia, ma soprattutto che siano disponibili a 'guardare il mondo con gli occhi dei bambini'.