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Il testo affronta i principali temi della teoria generale del diritto oggettivo in una duplice chiave: strutturale e Funzionale. L'autore, invero, dopo aver ripercorso le grandi vedute sul fenomeno giuridico (concezioni normativistica, realista, sociologica e istituzionale), analizza, in modo organico, il diritto oggettivo in ragione della sua triplice natura: ovvero del suo essere "primo sviluppo", principio vitale di ogni istituzione (teoria della costituzione); in secondo luogo, come fatti idonei alla creazione e alla produzione delle norme (teoria delle fonti); infine, come ordinamento giuridico in atto, unità sistematica in divenire, tendenzialmente coerente e completa, a traverso l'opera di interpretazione, integrazione ed applicazione dei principi e delle norme che lo compongono (teoria dell'ordinamento). La lettura funzionalistica della teoria generale del diritto è resa dall'autore, sia estrapolando dalle varie accezioni del diritto ciò che di buono esse ancora conservano, tentando di conciliarle per fornire un valido ausilio anche allo studio del diritto positivo, sia arricchendo il testo di annotazioni esplicative. Ciò favorisce la fruibilità del testo sia a un pubblico di giovani lettori che si accingono, per la prima volta, allo studio di questa materia, sia agli studiosi più maturi che potrebbero riscoprire l'utilità della teoria generale del diritto anche e soprattutto nello studio dello jus positum.