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La ricerca affronta le ragioni dell'introduzione della BCE e del Sistema europeo di banche centrali, i principi di organizzazione, le relative funzioni amministrative e gli atti giuridici (normativi e amministrativi) in relazione alla politica monetaria e all'obiettivo della stabilità dei prezzi (artt. 127 ss. e 282 ss. TFUE), secondo gli schemi giuridici del diritto amministrativo applicabili in una materia economica. Dall'analisi condotta emerge la posizione strategica della BCE e il carattere speciale e riservato della competenza a confronto con le altre istituzioni europee. La ricerca è stata, inoltre, estesa ai compiti specifici e diretti in merito alle politiche di vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle altre istituzioni finanziarie, che il Consiglio europeo affida alla BCE (art. 127.6 TFUE): soluzione mai delineata fino al 2012, e, infatti, la BCE si è sempre limitata, per i vincoli derivanti dai Trattati e dallo Statuto, ad un'attività consultiva e di generale coordinamento delle politiche nell'attuazione della disciplina dell'UE da parte delle Autorità di supervisione bancaria di livello nazionale (artt. 127.5 TFUE e 25.1 Statuto). L'attenzione è quindi incentrata sulla proposta di regolamento del Consiglio europeo (in fase di approvazione finale): compiti specifici, atti giuridici, provvedimenti e procedimenti amministrativi di vigilanza prudenziale, presupposto normativo della nuova Autorità di supervisione europea e dell'unione bancaria.