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Sempre più di frequente il primo contatto dei giovani con il mondo del lavoro avviene tramite uno stage: un'esperienza formativa e/o di orientamento presso datori di lavoro privati e pubblici che ha lo scopo di verificare "sul campo" conoscenze e competenze e di arricchirle tramite un percorso progettato o da istituzioni formative o da soggetti pubblici e privati operanti nel mercato del lavoro per favorire l'inserimento lavorativo di giovani e di coloro che risultano svantaggiati nell'accesso al lavoro. Dopo una lunga evoluzione protrattasi per più di vent'anni, la disciplina italiana dello stage si è assestata sulle previsioni dell'art. 18 della l. n. 196/1997 e del suo regolamento di attuazione (d.m. n. 142/1998) dalle quali è definitivamente emersa nell'ordinamento la fattispecie dei "tirocini formativi e di orientamento". La decennale applicazione di tale disciplina ha evidenziato una serie di problemi interpretativi la cui soluzione si rende sempre più necessaria per la crescente diffusione degli stages ed il rischio di una loro indebita utilizzazione come lavoro irregolare. Questo volume ricostruisce la disciplina dello stage, soffermandosi sia sulle questioni teoriche, connesse principalmente alla distinzione tra lo stage ed il rapporto di lavoro, sia sui numerosi problemi pratici che assillano i tanti operatori chiamati quotidianamente ad applicarla, per la soluzione dei quali si propongono alcune ipotesi interpretative nell'attesa di una rivisitazione legislativa.