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Le ricerche sul ceto nobiliare siciliano e sulle sue disponibilità patrimoniali rappresentano importanti strumenti di cui valersi nell'analisi della complessa e vasta problematica afferente la tenuta politica, economica e sociale del baronaggio isolano. Descritta più volte in declino, la classe baronale seppe conservare, almeno fino a tutto il XVIII secolo, un dinamismo che può essere efficacemente spiegato analizzando le metodologie con cui i feudatari scelsero di gestire i propri feudi. È in questo contesto che si inserisce il presente lavoro, il cui scopo precipuo è quello di accertare l'entità, le destinazioni colturali, la redditività e i metodi di gestione del patrimonio di Vincenzo Paterno Castello, quarto principe di Biscari, nel corso del primo trentennio del Settecento.