Contratto e antimafia. Il percorso dai «Patti di legalità» al rating legalità di Frontoni Massimo - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Contratto e antimafia. Il percorso dai «Patti di legalità» al rating legalità

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Lo studio del fenomeno della nascita e sviluppo dei "Protocolli di Legalità" prende le mosse dalla legge 443/2001 (c.d. Legge Obiettivo) e ne segue l'evoluzione, negli accordi convenzionali tra Prefetture, stazioni appaltanti ed imprese appaltatrici, nell'arco del quindicennio 2001-2015. Emerge, nel corso di questo periodo, la progressiva inclusione, a livello legislativo, di misure di contrasto del fenomeno mafioso individuate e applicate mediante le successive evoluzioni del contenuto dei Protocolli di Legalità. La tracciabilità dei flussi finanziari, le cause di esclusione legate a mancate denunce dei tentativi di inquinamento del confronto concorrenziale, di vendor list o white list, come anche la risoluzione automatica del contratto che anticipa, quanto ad effetti, la tutela avanzata antimafia e, addirittura, la previsione di penali a carico dell'impresa inquinata, sono tutti temi che il legislatore acquisisce o implementa, via via, dai dati dell'esperienza sul campo di uno dei più efficaci strumenti di contrasto del fenomeno mafioso, quello del diritto privato e della sfera patrimoniale. Segui il denaro, diceva Giovanni Falcone ed i Protocolli di Legalità hanno messo in pratica, sul piano concreto e non dell'antimafia di facciata, una tutela di natura contrattuale che si è dimostrata, pur necessariamente sempre migliorabile in progress, a tal punto efficace da ispirare il meccanismo del "Rating di Legalità" di cui all'art. 5-ter del decreto-legge n. 1 del24 gennaio 2012.

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