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Nell'ultimo scorcio del XIX secolo, in concomitanza con il dilagare dei Fasci siciliani e con l'affermazione del movimento socialista, si costituisce in Sicilia un attivo gruppo democratico cristiano che acquista, ben presto, una propria fisionomia. Insieme a un'intensa attività nel campo cooperativistico, con la creazione di affittanze collettive, casse rurali, società di mutuo soccorso, a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, il gruppo si caratterizza per una solida e articolata elaborazione teorica, tendente alla progressiva acquisizione di una coscienza politica e di una prospettiva democratica, testimoniata anche da una intensa e vivace pubblicistica. La Sicilia, considerata "l'anello più debole dello sviluppo capitalistico italiano", fu all'avanguardia per la costruzione della cultura del popolarismo. I lavori raccolti in questo volume appartengono a una stessa ricerca, sviluppatasi nel corso degli anni, avente come oggetto il pensiero e l'azione di alcuni esponenti cristiano-sociali e il loro contributo alla elaborazione di un concetto cristiano di democrazia.