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Il lunario dei contratti pubblici si è manifestato in tutto il suo dinamismo nell'art. 38 del relativo codice: dal 2006, le cause escludenti sono state in parte modificate e in parte ampliate, fino a rendere sempre più viva l'immagine prismatica della disciplina dei requisiti di ordine generale. E la metafora del prisma ha due significati: il primo è quello, appunto, delle diversissime modifiche operate nell'art. 38 del d.lgs. n. 163/2006 da altrettante molteplici fonti normative; il secondo, e più importante, riguarda la caratteristica delle singole cause, che abbracciano diversissimi settori dell'ordinamento e, raccogliendone i tratti di interesse, li riuniscono, trasportandoli nel mondo dell'evidenza pubblica e della contrattualistica. In questo mare magnum di introduzioni e modifiche, la scelta operata nella presente monografia è consistita nel muovere l'analisi lungo tre matrici che si sono ritenute di maggiore complessità rispetto ai loro effetti nella gara ad evidenza pubblica e nella fase dell'esecuzione contrattuale; sono stati esaminati, in quest'ottica di incidenza unidirezionale verso l'art. 38, l'ambito fallimentare, la sfera penale (procedurale, della prevenzione, anche antimafia, della responsabilità ai sensi del d.lgs. n. 231/2001) e quella negoziale, intendendo, in particolare, per quest'ultima la rilevanza ai fini della valutazione dell'elemento fiduciario, di precedenti rapporti contrattuali dell'impresa con l'amministrazione pubblica.