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Gli Studi per una teoria generale del diritto che Norberto Bobbio raccolse in volume nel 1970, e che vengono ripubblicati tenendo conto di alcune modifiche dell'autore, costituiscono probabilmente il punto più alto del pensiero giuridico del filosofo torinese. Una straordinaria capacità analitica si sposa qui ad approfondimenti decisivi riguardanti i temi della norma e dell'ordinamento, nel quadro di un ripensamento complessivo di alcuni momenti chiave della dottrina pura kelseniana. L'analisi dei valori che stanno dietro alla generalità e astrattezza delle norme nonché ai criteri per risolvere le antinomie; la critica alla teoria della norma fondamentale nella prospettiva di una visione più realistica del rapporto tra diritto e potere e tra legalità e legittimità; la nuova lettura del rapporto tra diritto e forza; la riformulazione della distinzione tra norme primarie e secondarie; una generale attenzione per i contesti storici e sociali nelle quali il diritto è chiamato ad operare, consentono di affermare che in questa raccolta è elaborata una teoria del diritto come ordinamento dinamico. Una dinamicità, quella del diritto, alla quale per Bobbio partecipano a pieno titolo la scienza giuridica e la giurisprudenza, il cui ruolo è qui riconsiderato facendo tesoro della discussione sulla crisi del positivismo giuridico.