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Negli ultimi anni, la pervasività delle tecnologie e la caduta delle barriere protezionistiche nel mercato interno hanno spinto molte imprese cinesi ad abbandonare le tradizionali leve competitive, basate sullo sfruttamento delle dotazioni fattoriali del mercato domestico, per investire sull'innovazione. L'affacciarsi sullo scenario mondiale di una nuova tipologia di imprese high-tech provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese ha indotto a ripensare i tradizionali modelli di sviluppo dell'innovazione. La maggior parte delle imprese cinesi non possiede, infatti, un patrimonio di competenze tecnologiche adeguato per cui, piuttosto che dar vita ad un processo di sviluppo endogeno della tecnologia, che richiederebbe tempi lunghi e elevati livelli di rischio, preferisce acquisire all'esterno le conoscenze necessarie ad avviare il processo innovativo. Il risultato è l'adozione di un modello di catch-up tecnologico che fa leva sulla capacità di stringere relazioni collaborative di lungo periodo con le multinazionali occidentali e che si allontana dal modello acquisizione - imitazione seguito dalle latecomer provenienti da altri paesi asiatici. Le argomentazioni presentate in questo lavoro si propongono, quindi, di contribuire al dibattito sullo sviluppo innovativo delle imprese dei paesi emergenti e, attraverso l'analisi delle dinamiche di sviluppo adottate dalle imprese cinesi, suggerisce un nuovo modello interpretativo dello sviluppo tecnologico delle imprese latecomer.