Tab Article
Gli insegnamenti ricevuti da fanciullo avevano portato Emanuele Filiberto a risultati notevoli nella possibilità di comunicare con gli altri. Egli aveva imparato, non solamente il linguaggio dei gesti e la lettura labiale, ma, soprattutto, la capacità di esprimersi con la parola fino a farla divenire abituale e comprensibile a tutti. Parlava e comprendeva la lingua italiana, quella spagnola e il francese, poco il dialetto piemontese. L'architetto Antonio Bertola riferiva: "il medesimo serenissimo signor Prencipe mi discorreva tanto d'architettura civile che militare in occasione che se li propponeva di tramezzare camere, aprire camini, far volte e cose simili nel suo pallazzo, egli mi diceva che si può o non si può far. Riguardo alle sue fabriche di Torino e Racconiggi et aitar maggiore della chiesa nuova di San Filippo mi ha sempre datti gl'ordini adirittura da Prencipe intelligente tal professione e con somma prudenza e bon giudicio". La reggia di Venaria Reale ha usufruito, anche essa, della perizia di Emanuele Filiberto e ne è uscita con modifiche.