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Scritte in una lingua semplice, schiva e misurata, le poesie di John Freeman disegnano una cartografia intima che lascia entrare con forza il mondo tra le sue linee. Nei suoi versi Freeman cattura le cose perdute, controlla il dolore anche quando sembra indomabile, segue l'impatto dei luoghi sull'esperienza umana: a Beirut, Rio de Janeiro, Parigi, Roma, così come nel cuore della provincia americana, l'autore traccia i percorsi di un'esistenza, un'eredità in bilico tra rovina e costruzione, malattia e memoria, cercando di mostrare ciò che sulle mappe è invisibile. Freeman esplora tutti i territori che compongono una vita: la perdita, il dolore, la sofferenza e la resa dei conti finale. Ma anche l'amore, il ricordo, le passioni travolgenti che rendono quella stessa vita più lieve. Il debutto poetico di John Freeman è una magnifica raccolta di versi in viaggio attraverso il tortuoso ed emozionante sentiero dell'esistenza.