Tab Article
Il pensiero di Gustavo Bontadini (1903-1990) conobbe un'unica frattura, non le due che gli sono imputate da molti studiosi. Dopo aver difeso nella tesi di laurea (inedita, 1925) un fideismo condizionato dall'attualismo, egli mutò orientamento: accertò come infondata la compressione gentiliana del pensiero nel perimetro dell'esperienza, criticò in quanto retorica la dimensione immanentistica dell'attualismo, teorizzò una più sciolta dialettica tra pensiero ed esperienza, rivalutò la metafisica dimostrativa (tutto questo entro il 1929) e abbozzò una protologia in nuce con una variante parmenidea e una tomista (ciò nel 1934, dopo un periodo di malattia). Il volume, che valorizza alcuni inediti e reca in appendice una biografia bontadiniana di Paolo Poli, riaccredita Bontadini, oltre che come grande metafisico anche quale storico attendibile della propria e dell'altrui filosofia.